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Studente fuoricorso o fuorivita?


Spesso lo studente fuoricorso tende ad estraniarsi dal mondo che lo circonda entrando in una fase che potremo chiamare "fuorivita". 

È capitato anche a me. Il primo anno fuoricorso mi è letteralmente crollato il mondo addosso. Mi sentivo inutile, senza speranze. Mi vergognavo. Non riuscivo ad accettare questo mio insuccesso, lo rifiutavo completamente. Ed è così che sono entrata in questo circolo vizioso dei fuoricorso. Avevo finito i miei cinque anni di frequenza ma non mi potevo ancora laureare. Com'era possibile? Avevo ancora degli esami da sostenere, ma di punto in bianco, per un motivo ancora inspiegabile, mi sono bloccata. Mi alzavo la mattina, mettevo sulla scrivania libro, quaderno, slides, matita, gomma e penna e rimanevo a fissare la prima pagina del libro fino all'ora di pranzo.
Capitava a volte che mia madre entrasse in stanza:

- Che fai Giulia?

risposta tanto ovvia quanto falsa:

- Studio!

come no! Ho passato dapprima giorni, poi settimane, poi mesi interi e poi ahimè anni a far finta di studiare. E a non far niente altro nella vita. Ed ecco così, che quello che doveva essere un anno fuoricorso si è trasformato in una vita fuoricorso.

Spesso ripenso a quegli anni ed il rimorso è inevitabile. Provo rimorso perchè sono stata in grado di annullare completamente la mia esistenza, Sentivo di non meritare niente, mi confrontavo continuamente con gli altri e ne uscivo sempre annientata, avevo smesso di amarmi e di vivere la mia vita. Ero semplicemente una persona che respira, mangia e fa finta di studiare.
Per non dover dar troppe spiegazioni agli altri ho interrotto tutte le amicizie e le occasioni per incontrare conoscenti. Mi sono rinchiusa in casa passando per amante della vita casalinga quando in realtà il mio unico desiderio era godermi le giornate di sole all'aria aperta. Capitavano poi domande quali:

- come va con l'università?
- hai finito?
- allora, ti sei laureato?

alle quali ho sempre risposto con un abbozzo di sorriso e una risposta imprecisa:

- abbastanza bene dai, ho problemi con un esame
- ehm, no, non ancora

anche se in realtà, l'unica risposta che avrei voluto dare è sempre stata - sempre e solo:

- non son c***i tuoi!

Mi arrabbiavo. Insomma, me lo chiedi una volta, me lo chiedi due volte, me lo chiedi tre volte..ma se vedi che non ti rispondo con piacere che senso ha continuare a chiedermi?
E così, per non rispondere a quelle domande, ho semplicemente smesso di uscire.

Come ho potuto annullarmi a quel modo?

Quando ho smesso di avere sogni e desideri e aspettative dalla vita?

C'è chi lo chiama blocco dello studente, chi fancazzismo, chi depressione, riferitevi a quel periodo come meglio credete, sappiate solo che lo scopo di questo blog è aiutare gli studenti fuoricorso che si trovano in una fase di stallo della propria vita a ritrovare forza, motivazione e voglia di fare per poter finalmente concludere il percorso iniziato. Perchè credetemi: tutto è possibile.





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